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Chablis e la 2015: un’ottima annata!

Chablis e la 2015: un’ottima annata!

Giovedì sera si è tenuta presso La Divina Enoteca la serata di approfondimento Chablis e la 2015: un’ottima annata!

UNA BREVE INTRODUZIONE

Nello Yonne la coltivazione della vite fu introdotta dai romani. La produzione di vino si sviluppo grazie ai monaci, in particolare ai Cistercensi che sembra introdussero lo Chardonnay a Chablis. Nel XV secolo i vini di Chablis erano famosi anche nel Regno Unito.

Nei primi del 1600 gran parte dei vigneti furono bruciati dagli Ugonotti. 1886 e 1887 furono due annate terribili con l’arrivo prima dell’Oidio e poi della Fillossera.In seguito l’arrivo della ferrovia in Francia fa perdere ulteriore interesse per i prodotti di Chablis provocando un calo degli ettari vitati che a metà degli anni ‘50 erano circa 200. Negli anni ‘70 si passò a 750 ha per arrivare ai 4300 attuali.

La regione di Chablis fa parte della Borgogna ma si colloca a pochi chilometri dall’Aube (Champagne) e dalla zona di Sancerre. Il clima è più simile a quello che troviamo in Champagne, oceanico degradato con il mese di Luglio, il mese più caldo dell’anno, con una temperatura media è di 19.2 °C e Gennaio, il più freddo, con una temperatura media è di 2.7 °C. Esiste una differenza di 22 mm tra le precipitazioni del mese più secco e quelle del mese più piovoso.

I terreni sono argillosi-calcarei, di natura sedimentaria, con una grande moltitudine di piccole conchiglie fossili, piccole ostriche a forma di virgola (Exogyra Virgula), caratteristiche del Kimmeridgiano, piano geologico del Giurassico Superiore. Kimmeridge e Portlandian sono i nomi dei due suoli marnosi che costituiscono il terreno della regione di Chablis.

Nel 2006 l’INAO, l’Istituto Nazionale delle Appellazioni d’Origine, concesse la classificazione “Chablis” ad un vasto numero di vigneti su suolo Portlandian, fino ad arrivare a oltre 4600 ettari totali. Molti esperti sostengono che il suolo Portlandian sia meno pregiato di quello Kimmeridge, e la storicità della classificazione lo prova: da sempre i vigneti “Grand Cru” giacciono su suolo Kimmeridge.

La classificazione prevede:

- Petit Chablis: coltivato prevalentemente sulle pianure che si estendono per circa 1500 ettari, con una resa massima di 60 hl/ettaro

- Chablis: coltivato sulle pianure e sulle colline esposte a nord e a est che si estendono per circa 4500 ettari, con una resa massima di 60 hl/ettaro

- Chablis Premier Cru: coltivato sulle colline esposte a sud e a ovest che si estendono per circa 800 ettari, con una resa massima di 58 hl/ettaro. Sono identificati 79 ‘climats’

- Chablis Grand Cru: coltivato esclusivamente a Chablis e a Fyé sulle colline della riva destra del Serein proprio in faccia all’abitato di Chablis che si estendono per circa 100 ettari, con una resa massima di 54 hl/ettaro. Sette sono i ‘climats’ dell’appellation che qualitativamente rappresentano il vertice della piramide:’Blanchot’, ‘Bougros’, ‘Les Clos’,Grenouilles’, ‘Preuses’, Valmur’, “Vaudesir”

2015, ANNATA ECCEZIONALE

Il 2015 è stato in Francia l’anno più caldo da quando esistono le statistiche meteorologiche, ancora più caldo del 1921 e del 1947.

Alcune piogge anche se scarse, intorno al 20 agosto, hanno fatto ripartire la fase vegetativa. Durante le settimane seguenti c’è stato un sole eccezionale, ma con notti fresche, intervallate da piogge più o meno abbondanti, che hanno largamente contribuito a perfezionare la maturità finale delle uve, permettendo di raggiungere un buon grado zuccherino senza troppo squilibrio di acidità (una buona concentrazione di acido tartarico ha portato a un pH molto più basso rispetto agli altri anni caldi come 2003 o 2009).

La vendemmia è iniziata poco dopo il 4 Settembre nelle prime zone ed in genere i produttori hanno scelto di vendemmiare precocemente per evitare concentrazioni zuccherine troppo alte e quindi mosti pesanti e difficili da vinificare.

Una grande grandinata ha colpito una piccola parte dei vigneti nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, dal villaggio di Courgis, devastato, e su un corridoio più o meno stretto di Forest e Montmains sulla riva sinistra del Serein fino a Clos (in parte), Blanchot e Pied d’Aloup sulla riva destra.

Tutto il resto, incluso il 90% del villaggio di Irancy, non ha visto l’impatto del grandine e ha dato il vino atteso dopo un’estate ideale, uno dei più corposi e completi degli ultimi vent’anni.

L’annata è stata eccezionale sia per la qualità dei vini sia per la loro unicità rispetto alle altre vendemmie.

APPUNTI DI DEGUSTAZIONE

Il primo vino assaggiato è stato Il Petit Chablis di Domaine Chevallier, un vigneron independant conosciuto a Nizza durante il Salon des Vins qualche anno fa. Il Petit Chablis è l’ultimo nato con vigneti su suoli Portlandiani, vinificato ed affinato solo in acciaio. L’annata ha qui giocato un ruolo fondamentale donando ad un vino solitamente un poco “minore” caratteristiche eccezionali. Il vino nel bicchiere si presenta di un bel colore paglierino brillante, al naso subito la forte nota minerale, gessosa, con accenni di pietra focaia. Poi compare la frutta bianca e gialla, tutta fresca, note di frutta tropicale (ananas), fipori bianchi, balsamico e note di erbette aromatiche. Un bel naso per uno Chablis. In bocca è esplosivo, gran corpo, pieno rotondo ma con una acidità viva e tipica di questi vini. Bel finale lungo ed elegante. A fine serata sarà quello che ha avuto più successo. In questo caso possiamo veramente dire che è un vino figlio di una grandissima annata.

Secondo vino lo Chablis di Domaine Chevallier, con un affinamento identico al Petit Chablis ma con vigneti sui più pregiati suoli Kimmeridgiani (come tutti i prossimi Chablis). Colore e naso simili al Petit Chablis, con una grandissima mineralità e noti balsamiche in evidenza. La frutta è leggermente più matura. In bocca ha corpo ma anche tanta acidità, perfettamente equilibrato e piacevole, tagliente ma armonioso. Bel finale lungo e pulito.

Con il terzo vino cambiamo produttore, Gautheron, sempre conosciuto al Salon di Nizza. Il Vino è uno Chablis Vielle Vignes di Domaine Alain Gautheron con vigneti di 55 anni. Una parte del vino viene affinata in acciaio ed una piccola parte in legno. Il colore è un poco più intenso dei precedenti, il naso meno minerale e più spostato su frutta gialla, frutta tropicale e note balsamiche. In bocca ha un bel corpo, un’acidità meno tagliente dei precedenti ed un bel finale di bocca pulito, lungo e fine. Decisamente l’annata ha giocato un ruolo fondamentale nella morbidezza e la struttura di questo vino.

Il quarto vino è il primo dei premier cru, in particolare il Chablis 1er cru Montmains di Chevallier. L’affinamento è in botte per 10 mesi con batonnage. Il vino nel bicchiere ha un colore paglierino con riflessi dorati. Al naso si percepisce subito la dolce nota boisè seguita dai sentori minerali, frutta gialla ed esotica, note balsamiche e spezie dolci (tabacco) e piccanti (pepe bianco). In bocca il vino ha gran corpo, morbidezza, calore, la freschezza c’è ma è meno percettibile che nei precedenti. Perfetto equilibrio e lunga e piacevole persistenza. Il 2015 ha dato un vino più vicino a quelli della Cote de Beaune ma sempre di grandissimo spessore.

Quinto e ultimo vino l’altro premier cru, Chablis 1er cru Lex Forneaux Vielle Vignes di Domaine Alain Gautheron da vigneti di 65 anni. Affinato anche questo in botte si presenta subito con colore paglierino con riflessi dorati. Il naso ci racconta meno mineralità ma molte spezie, frutta gialla, ananas, note balsamiche, erbette aromatiche. In bocca è pieno, morbido, fresco e perfettamente equilibrato. Il finale di bocca è lungo e molto fine, forse il vino più difficile all’inizio ma che meglio si espresso dopo un poco che stava nel bicchiere, quando la temperatura è salita.

Per concludere potremmo dire che sono stati 5 vini veramente simbolo di un’annata eccezionale. I grandi vigneti danno ottimi risultati tutti glia anni, specialmente quelli vecchi come quelli di Gautheron. Il maggior impatto dell’annata è stato sui vini più semplici, in particolare il Petit Chablis che ha sbalordito tutti quanti.

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